Un deumidificatore è un dispositivo attraverso il quale l’aria può essere privata dell’umidità, così da risultare più piacevole e più secca. In molti casi esso viene impiegato per motivi igienici, dal momento che un eccesso di umidità può favorire la comparsa di funghi e muffe. In più, non possono essere sottovalutate le questioni di salute, in quanto in genere gli ambienti che sono caratterizzati da un alto livello di umidità possono far scaturire dolori muscolari e a livello delle articolazioni. Nella maggior parte dei casi i deumidificatori si prestano a un duplice impiego: nei mesi estivi aiutano a combattere le temperature troppo elevate, mentre nel corso della stagione invernale incrementano il comfort domestico eliminando l’umidità dai locali.
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Per sapere qual è il deumidificatore migliore per le proprie esigenze è utile conoscere le varie tipologie a disposizione in commercio. Oltre ai modelli basati sulla tecnologia elettrica, esistono anche i deumidificatori naturali.
Si tratta di apparecchi usa e getta la cui durata è compresa tra i 2 e i 3 mesi. Questi deumidificatori consistono in un contenitore o un sacchetto in cui è presente del materiale argilloso o che possono ospitare minerali. Si tratta di materiali in grado di imprigionare le particelle di acqua presenti nell’aria: nel momento in cui vengono trattenute, gli ambienti possono essere deumidificati. Come è facile immaginare, si tratta di dispositivi che hanno un costo ridotto, anche a causa della loro durata di poche settimane. Le prestazioni, inoltre, non raggiungono gli standard offerti dai deumidificatori elettrici. È utile tener presente che queste soluzioni, essendo caratterizzate da una portata limitata, si dimostrano poco efficaci per superfici di oltre 12 metri quadri.
Se si vuol essere certi di riuscire a deumidificare un’intera abitazione, o anche solo una stanza di medie dimensioni, non si può fare altro che rivolgersi a un deumidificatore elettrico, che di sicuro avrà la capacità di assicurare performance più elevate rispetto a quelle garantite da un dispositivo naturale. In teoria la loro durata è illimitata, e la copertura in termini di metri quadri è decisamente più elevata. L’investimento che si deve affrontare per comprare un deumidificatore elettrico è destinato a ripagarsi da solo sul medio o sul lungo termine, il che vuol dire che in fin dei conti la spesa è più conveniente di quella richiesta da un modello naturale.
I benefici offerti da un deumidificatore elettrico sono molteplici:
Già dal nome, si può ben capire a che cosa serva un deumidificatore: è un elettrodomestico la cui funzione è quella di assorbire l’umidità presente in un dato ambiente.
Per prima cosa, l’aria viene aspirata e indirizzata, attraverso una ventola, in direzione di una serpentina di raffreddamento che entra in azione per mezzo di un gas refrigerante.
A causa del gap di temperatura, si condensa il vapore acqueo dell’aria; si ha, così, dell’acqua che poi finisce all’interno di una vasca di raccolta o di un serbatoio che, una volta riempiti fino all’orlo, devono essere svuotati.
Nel momento in cui il processo si conclude, l’aria che era stata assorbita in un primo momento, nel frattempo purificata, viene reintrodotta nel locale. Non tutti i deumidificatori presentano la funzione di asciugatura, grazie a cui non solo l’umidità può essere ridotta, ma l’aria viene anche purificata, in modo da ottenere un miglior risultato in termini di salubrità.
È indispensabile conoscere le funzionalità dei vari deumidificatori per scoprire qual è il modello di cui si ha davvero bisogno. Le funzioni offerte da questo tipo di dispositivo sono diverse, ed è solo in base alle esigenze personali che si può capire se se ne ha davvero bisogno o meno.
In un modello di fascia media, si hanno a disposizione diverse funzioni.
Grazie a questa funzione, la fase di asciugatura dei vestiti e della biancheria risulta accelerata, in virtù dell’azione combinata di un getto di aria calda in aggiunta al deumidificatore.
Serve a rendere più pulita l’aria di casa: vengono diffusi ioni a carica negativa per effetto dei quali le particelle di acque vengono fatte aderire alle pareti.
L’aria viene privata dei microorganismi, tra cui i funghi, e delle polveri, che sono allergeni, senza dimenticare i batteri.
I modelli più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico propongono funzioni avanzate: tra queste vale la pena di citare la possibilità di regolare la velocità del dispositivo, lo spegnimento automatico e il blocco del pannello dei comandi.
L’utilità di un deumidificatore è dimostrata dal suo ruolo svolto nel prevenire la comparsa di muffe, e i problemi respiratori che ne possono derivare, nel caso in cui l’aria presenti un contenuto eccessivo di acqua.
In un ambiente molto umido è facile per i batteri proliferare senza soluzione di continuità. Questo è il motivo per il quale un locale molto umido è fonte di cattivi odori e condizioni igieniche precarie, oltre a provocare una complessiva sensazione di malessere. È anche per finalità igieniche, pertanto, che può convenire ricorrere a un deumidificatore, a maggior ragione nel caso in cui gli ambienti siano frequentati da persone allergiche, da soggetti anziani o da bambini. Ma non è tutto, perché l’umidità condiziona anche il modo in cui la temperatura viene percepita: in estate il caldo risulta ancora più insopportabile, mentre in inverno viene accentuato il freddo. Ecco perché vale la pena di comprare un deumidificatore e utilizzarlo nei mesi più caldi e in quelli più freddi: l’umidità è fastidiosa in ogni periodo dell’anno. Va messo in evidenza che il deumidificatore non cambia in misura significativa la temperatura (la variazione è di non più di un paio di gradi), ma rende più piacevoli gli ambienti.
Prima di comprare un deumidificatore, comunque, è bene essere consapevoli anche dei suoi potenziali punti deboli.
Per esempio, stiamo parlando di un apparecchio che serve sì a contenere la presenza di umidità nell’aria, ma che non permette di risolvere il problema alla radice. In altre parole, se l’isolamento di un edificio è carente, con un deumidificatore la situazione non cambierà.
Inoltre, è utile sapere che usando un deumidificatore non si contrasta in alcun modo il degrado che può coinvolgere la carta da parati o i mobili dovuto all’umidità.
Per capire quali sono le dimensioni ideali di un prodotto da acquistare è necessario tenere conto di quelle degli ambienti in cui il dispositivo dovrà essere usato. Un deumidificatore da 40 o 45 pinte è ideale per una stanza di 500 piedi quadrati.
Il livello di umidità presente in un certo ambiente può essere misurato attraverso la quantità di acqua che può essere estratta nel giro di 24 ore: è un parametro che va tenuto in considerazione.
Nel caso in cui si abbia la necessità di usare un unico dispositivo per estrarre l’umidità dai locali di casa e per riscaldarli, è ideale usare un deumidificatore munito della funzione combi. Come il nome lascia intuire, in un solo modello sono presenti due funzioni: non solo si estrae dall’aria l’umidità, ma grazie a un dispositivo riscaldante specifico, non molto diverso da un termoventilatore, si può immettere aria riscaldata.
Il principale beneficio consiste nella possibilità di avvalersi di due funzioni offerte da un dispositivo solo. C’è comunque da tenere conto del fatto che i consumi saranno più elevati rispetto a quelli di un deumidificatore classico.